In occasione del “Dantedì”, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri questa mattina nella Fondazione Le Monacelle a Matera è stato presentato il libro “Dante a Mezzogiorno. Il Regno di Sicilia nella Commedia” di Francesco Panarelli (Carocci editore).
L’evento è stato organizzato dal Coordinamento Regionale FAI Giovani Basilicata. Dopo i saluti di Rosalba Demetrio, Presidente Regionale FAI Basilicata, e Carmelo Nicolò Benvenuto, Coordinatore Regionale FAI Giovani Basilicata l’autore del volume, Direttore del Dipartimento di Innovazione Umanistica Scientifica e Sociale (DIUSS) dell’Università della Basilicata, ha conversato con Francesca Sogliani (Vicedirettrice DIUSS-Unibas e Delegata Regionale FAI Università) e Maria Pia Ellero (DIUSS-Unibas).
L’incontro è stata occasione per riflettere sulla presenza del Mezzogiorno d’Italia normanno, svevo e angioino nei versi del sommo poeta. A differenza di Petrarca e Boccaccio, Dante pare non si sia mai spinto a sud di Roma, ma durante l’esilio imparò presto a fare i conti con quanto accadeva nelle corti di Napoli e Palermo. La situazione politica del Regno di Sicilia, diviso tra Angioini e Aragonesi, ma con importanti richiami ai sovrani Altavilla e Svevi, è evocata già nel De vulgari eloquentia e torna più diffusamente nella Commedia. Il volume rilegge le tre cantiche per seguire il dipanarsi e le ragioni del rapporto di Dante con il Meridione d’Italia, con i due Regni che lo occupavano e soprattutto con le dinastie che governarono quei Regni. Il giudizio di Dante si espresse a chiare lettere in celebri terzine, che hanno contribuito a forgiare la secolare valutazione negativa sull’età angioina e sulle sue nefaste conseguenze per il destino del Mezzogiorno italiano e allo stesso tempo a rafforzare l’opinione positiva sui predecessori normanni. Re Roberto I d’Angiò, ad esempio, fu sì colui che coronò il sogno poetico di Francesco Petrarca, ma resta marchiato dalla sarcastica definizione dantesca di “re da sermone”, ovvero sovrano incapace e bigotto.
L’iniziativa rientra nelle attività a sostegno della candidatura del castello di Lagopesole a luogo del cuore del FAI.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)